
Il bando UE “sicurezza digitale e privacy per cittadini e piccole e medie imprese” (SU-DS03-2019-2020), realizzato nell’ambito del programma Horizon 2020, parte dal presupposto che PMI e privati cittadini sono più vulnerabili in quanto sono meno preparati a confrontarsi con gli attacchi informatici.
La scala, il valore e i dati personali nel cyberspazio aumentano significativamente e i cittadini sono titubanti ad accedere poiché non sanno chi controlla, accede e modifica i dati personali. Potrebbero verificarsi violazioni dei dati personali che possono facilitare l’abuso da parte di terzi, comprese minacce informatiche come la coercizione, l’estorsione e corruzione.
Al fine di proteggere la libertà, la sicurezza e la privacy, e garantire la protezione dei dati personali dei cittadini in Europa, secondo la Commissione UE i singoli soggetti dovrebbero essere educati a valutare il rischio legato alle loro attività digitale e dovrebbero essere capaci di configurare le proprie impostazioni di sicurezza, privacy e protezione dei dati personali.
I cittadini devono essere pienamente consapevoli del fatto che il loro consenso informato è necessario in molte situazioni, ma devono diventare capaci nel fornire il loro permesso, consentendo l’accesso ai propri dati personali e ai propri dispositivi con un livello maggiore di consapevolezza.
La UE, inoltre, ritiene necessaria una maggiore capacità dei cittadini di modulare il livello e l’accuratezza degli strumenti di monitoraggio utilizzati dai servizi (ad esempio tramite cookie, posizionamento, token).
PMI e la sicurezza
La maggior parte delle piccole e medie imprese e micro imprese (PMI e ME) mancano di consapevolezza sufficiente sui rischi informatici. Inoltre, hanno risorse limitate, sia tecniche che umane per contrastare i rischi cibernetici.
Di conseguenza, sono un obiettivo più facile, rispetto a grandi organizzazioni.
I professionisti della sicurezza e gli esperti che lavorano per PMI e ME devono attivare un processo di apprendimento costante poiché la sicurezza informatica è notevolmente complessa e in rapida evoluzione.
Partendo da questo presupposto, la ricerca per l’innovazione deve sostenere la sicurezza informatica per le PMI e le ME. Uno dei numerosi bandi su questo argomento è rappresentato da “SU-DS03-2019-2020: sicurezza digitale e privacy per cittadini e piccole e medie imprese”.Le imprese interessate a richiedere il contributo devono focalizzare il progetto su uno dei seguenti argomenti:a) protezione della sicurezza, della privacy e dei dati personali dei cittadini.
Le proposte dovrebbero essere volte a portare soluzioni innovative alla protezione dei dati personali, oltre che a sviluppare nuove applicazioni e tecnologie per aiutare i cittadini a monitorare e controllare meglio la loro sicurezza, la privacy e la protezione dei dati personali.
Lo scopo è quello di consentire ai cittadini di diventare più impegnati e attivi nella lotta contro i rischi in tema di privacy e protezione dei dati personali. Queste soluzioni dovrebbero includere approcci innovativi, tecniche e strumenti user-friendly per migliorare la resilienza contro i rischi relativi alla privacy e alla protezione dei dati personali e minacce informatiche.In alternativa, i progetti potrebbero puntare a identificare, rimuovere e segnalare potenziali contenuti dannosi e interazioni abusive come molestie o comunicazioni non richieste. Potrebbero anche essere progetti volti ad esercitare il diritto di cancellazione dei cittadini, il “diritto all’oblio” o a facilitare la portabilità dei dati.Potrebbero anche essere volti a fornire ai cittadini informazioni trasparenti sulla loro privacy e sul livello di protezione.
Potrebbero essere, inoltre, orientati allo sviluppo di helpdesk on-line servizi o informazioni “one-stop-shop”, che aiutano i cittadini a gestire qualsiasi tipo di sicurezza e / o violazione della privacy e dati, violazione della protezione e abilitazione in segnalazione di eventuali incidenti informatici o relativi alla privacy e protezione dei dati.b) difendere la sicurezza, la privacy e protezione dei dati personaliLe proposte dovrebbero fornire soluzioni innovative per aumentare la condivisione delle conoscenze nel digitale per la sicurezza tra PMI e ME e tra PMI e ME e fornitori più grandi. Le PMI e le ME dovrebbero essere sostenute rendendo democratico l’accesso a strumenti e soluzioni di varia natura in modo di aumentare il livello di sofisticazione, per consentire alle PMI e alle ME di beneficiare di soluzioni mirate innovative per affrontare i loro bisogni specifici.
Questo per permettere loro di utilizzare strumenti attualmente riservati alle più grandi organizzazioni, a causa del loro costo, e al fatto che queste ultime hanno la disponibilità di competenze interne.
Le proposte dovrebbero sviluppare soluzioni mirate, facili da usare e convenienti per le PMI e le ME.L’innovazione dovrebbe consentire di monitorare, prevedere e valutare dinamicamente la sicurezza, la privacy e rischi di protezione dei dati personali.
Dovrebbe permettere alle PMI di diventare più consapevoli sulla vulnerabilità, attacchi e rischi che influenzano la loro attività.
Dovrebbe permettere di gestire e prevedere la loro sicurezza, privacy e dati personali in modo facile e conveniente.
Potrebbe essere volto a costruire una collaborazione on-line tra Associazioni di PMI e ME e soggetti di sicurezza, consentendo così a singole PMI e ME di segnalare qualsiasi incidente.
Contributo a fondo perduto
La Commissione UE ritiene che le proposte adeguate dovrebbero richiedere un contributo comunitario tra 3 e 4 milioni di euro. Le azioni innovative possono includere prototipazione, sperimentazione, dimostrazione, sperimentazione, validazione del prodotto su larga scala e replica sul mercato. Le domande devono essere presentate entro il 22 agosto 2019attraverso il portale dei partecipanti.